Legge di bilancio 2021 – novità per imprese

Lo scorso 30 dicembre è stata approvata definitivamente dal Senato la legge di Bilancio 2021. Il provvedimento, che in Gazzetta Ufficiale sarà indicato come L. 178 del 30.12.2020, è formato da 1.150 commi. Di seguito si elencano le novità principali per le imprese.

  • Piano Transizione 4.0. La nuova versione del credito d’imposta per i beni strumentali e per quelli legati alla digitalizzazione 4.0 parte, retroattivamente, per gli investimenti effettuati dal 16.11.2020 e sarà in vigore fino al 31.12.il 2022, con una proroga a giugno 2023 per la consegna di beni ordinati entro il 2022 pagando un acconto di almeno il 20%.
  • Bonus ricerca e formazione. Proroga del credito d’imposta per investimenti in ricerca, innovazione e design (con innalzamento dell’intensità) e del credito d’imposta per spese in formazione 4.0 (con allargamento delle spese ammissibili fino al 2022.
  • Mezzogiorno. Esonero parziale (30%) dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro privati per i lavoratori dipendenti: proroga automatica fino a giugno 2021; successivamente servirà l’autorizzazione Ue. Prorogato nel 2021 e nel 2022 il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali al Sud. In Parlamento è stata approvata la riduzione Ires del 50% per chi avvia investimenti nelle Zone economiche speciali.
  • Sgravi alle assunzioni. Arriva la decontribuzione al 100% per le aziende che assumono lavoratori under 35 e per quelle che assumono donne disoccupate, potenziando l’attuale incentivo (parziale) previsto nel 2012 dalla legge Fornero.
  • Taglio al cuneo. Reso strutturale l’incremento fino a 100 Euro netti al mese a favore dei 16 milioni circa di lavoratori con reddito entro i 40.000 Euro.
  • Altre 12 settimane di Cig. Estesa la rete di protezione sociale per le imprese e i lavoratori. La cassa integrazione Covid, gratuita per tutte le aziende, è incrementata di altre 12 settimane. Previsto anche il rifinanziamento della Cig per cessazione per gli anni 2021-2022.
  • Blocco dei licenziamenti. La manovra estende il blocco dei licenziamenti per motivi economici fino al 31.03.2021, confermando tuttavia alcune eccezioni.
  • Contratti a termine. Prorogata fino al 31.03.2021 la deroga alle causali del Decreto Dignità su rinnovi e proroghe dei contratti a tempo.
  • Imprenditoria femminile e Pmi creative. Sono istituiti un Fondo per l’imprenditoria femminile e un Fondo per il sostegno alle Pmi creative, ciascuno con 40 milioni in 2 anni, e un nuovo Fondo per l’intervento dello Stato nel capitale delle Pmi con 50 milioni nel primo anno per il settore aeronautico e 50 per le filiere della chimica verde, della componentistica per la mobilità elettrica e dell’energia da fonti rinnovabili.
  • Fondo di garanzia Pmi. La copertura al 90% e 100% è estesa fino a giugno 2021 ed è previsto uno stanziamento di 1,5 miliardi.
  • Riallineamento dei beni d’impresa. È previsto il riallineamento dei beni di impresa “immateriali privi di tutela giuridica”; sarà possibile riallineare i minori valori fiscali ai maggiori valori civilistici con fiscalità di favore anche per beni come l’avviamento.
  • Imu. Esenzione dalla prima rata Imu per i settori del turismo e dello spettacolo.
  • Pir – Piani individuali di risparmio. Credito d’imposta fino al 20% delle somme investite nei Pir-Pmi da parte delle persone fisiche residenti in Italia, in caso di perdite o minusvalenze realizzate da chi ha mantenuto l’investimento per almeno 5 anni.
  • Autonomi e partite Iva. Introdotto un ammortizzatore sociale, da 250 fino a 800 euro, in via sperimentale per il triennio 2021-2023 per i circa 300.000 autonomi della gestione separata Inps. Lo scopo è rendere strutturale la misura e allargarla a tutti i lavoratori autonomi e professionisti, ordinisti e non. Per tutte le partite Iva è istituito un fondo da un miliardo per l’esonero contributivo parziale nel 2021
  • Congedo paternità e assegno unico. Arriva l’assegno unico universale, unendo in un unico strumento, di cui potranno beneficiare anche gli autonomi, tutti i contributi che sono riconosciuti ai genitori con figli. Approvata anche alla proroga dell’assegno di natalità. Il congedo di paternità sale nel 2021 da 7 a 10 giorni.

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